Il rito della merenda tra culatello, salami e mortadelle

Culatello, pane caldo e Lambrusco: quando la merenda era una cosa “seria”.

In passato la merenda era un rito. Le generazioni odierne difficilmente capiranno cosa volesse dire aspettare questo momento “magico” dove si sentiva l’odore fragrante della mortadella o del burro caldo con zucchero sul pane. Le nuove generazioni mangiano uno “snack” dal gusto incomprensibile.

Il nostro paese ha tradizioni precise sul il rito della merenda. Pe capire questo concetto della nostra cultura, dobbiamo comprendere, in realtà, che la merenda era l’esigenza di fermarsi a metà giornata per recuperare le forze e il sorriso con uno spuntino ricco di sapore. Se oggi ci sentiamo in colpa per via delle calorie, in passato l’impegno fisico era serio e lo spuntino necessario.

Ogni zona fa riferimento alle proprie tradizioni.

A Bologna il panino con la mortadella era una realtà come in certe zone delle marche il “ciaiuscolo”, tipologia di salame che si spalmava sul pane. Questo genere di preparazioni, oggi sono divulgate come specialità da gastronomie qualificate. Chef famosi e “gourmant” di grido, raccontano le decine di tipologie di mortadella o di altri prodotti gastronomici che una volta erano semplicemente necessari se non addirittura vitali.

Compagno inseparabile di queste saporite pause è sempre stato il vino. E anche in questo caso la tradizione la faceva da padrona. Nelle Marche il Verdicchio, in Romagna il Sangiovese, in Sicilia un Nero D’Avola o un Marsala e in Emilia un Lambrusco. Quest’ultimo, simbolo assoluto di quest’area, è un vino che riempie il calice di allegria prima di tutto. Il profumo fruttato e fragrante di questo vino dal croccante tannino e delicate bollicine ha sempre visto un posto nel tavolo della merenda in Emilia spesso accompagnato da gnocco fritto e culatello. Molti di voi avranno sentito parlare del culatello di Zibello, dal nome del paese dove questa specialità è epicentro della produzione. Un prodotto di pianura, che nasce dalla migliore parte del maiale che grazie proprio alle caratteristiche del clima di bassopiano si stagiona in un modo tale da regalare al culatello un sapore unico e inconfondibile. Con il pane caldo è il migliore compagno di merenda che nel parmense si accompagna bene con Lambrusco fresco, profumato e ricco di sapore, esattamente come il culatello.

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