Linguine all’astice

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Ricetta dello Chef Pietro Sassaroli

Una volta scelta la pasta che preferite fate attenzione a come lavorate le carni dell’astice che sono delicate, saporite e di facile abbinamento anche nelle variazioni di ricetta che vedono il pomodoro. Senza esagerare, potrete utilizzare, appunto, il pomodoro per aggiungere leggera aromaticità. Una questione di gusti, alla fine, ma l’importante è la cura dell’astice. Infatti, gli appassionati di questa specialità, preferiscono spesso, ad esempio, le linguine all’astice in bianco, ovvero, senza pomodoro per evitare ogni tipo di sovrapposizioni di gusto e dare specifico respiro al sapore dell’ingrediente principale.

Le linguine con questo crostaceo sono un piatto raffinato ed elegante. La particolare consistenza delle linguine dona al palato un tatto morbido e sodo allo stesso tempo che dà una sensazione di completezza a ogni boccone. Abbiamo fatto prove con diversi tipi di pasta, tutti interessanti ma le linguine, sono quelle preferite dei più a parità di preparazione.

Di là dalle variazioni delle ricette, che delle volte dividono il gusto degli appassionati, tutti quelli che si cimentano ai fornelli sono d’accordo sulla semplicità della preparazione di questo piatto. L’importante è avere ingredienti freschi e non dimenticate un buon vino bianco per sfumare il tutto.

A parte le linguine e l’astice, in molte ricette gli ingredienti più comuni sono: sale, peperoncino, olio extravergine di oliva, vino bianco, prezzemolo, aglio, 400 grammi di pomodorini – molti consigliano quelli di Pachino –.

Pulite gli astici e, nel frattempo, in una padella mettete un filo di olio di oliva extravergine e il prezzemolo spezzato. Di solito si usa il prezzemolo tritato ma dalle nostre prove suggeriamo di spezzarlo con le mani e metterlo direttamente nella padella così manterrete maggior profumo. Aggiungete uno spicchio di aglio e peperoncino a vostro gradimento. Suggeriamo di usare aglio “in camicia” e di schiacciarlo direttamente sulla padella.

Fate soffriggere, ponete gli astici e cuocete per qualche minuto.  Unite i pomodori e sfumate ogni tanto con il vino bianco. Noi abbiamo usato il Traminer per tentare di dare un tocco più aromatico. In un’altra pentola cuocete la pasta e quando è al dente scolate e mettete insieme agli astici e agli altri ingredienti. Tirate la pasta, ovvero, saltate e completate la cottura della stessa. Noi preferiamo saltare il tutto insieme agli astici. Un po’ scomodo ma il gusto è assicurato. Mettete nel piatto e guarnite con i crostacei.

Abbinamenti: avete l’imbarazzo della scelta.

Un Franciacorta o un Trento DOC se amate le bolle. La fragranza di un metodo classico esalta i profumi e i sapori più sottili del piatto. Se amate i vini del Nord Italia, sorseggiate un Friulano, una Garganega, uno Chardonnay della Valle D’Aosta o una Ribolla.

Se cercate possibilità nei vini del centro Italia ricordatevi del Verdicchio, dell’Albana di Romagna secca e dei rosati abruzzesi. Se preferite i vini del Sud, non sbaglierete se stapperete un Inzolia, un Cataratto, un Fiano o un Vermentino sardo.

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